Io non so restare fermo senza dire una parola…
ho lo spirito in tumulto, libertà è la mia bandiera.
Io non riposo mai,
non fa parte del mestiere,
ho gli occhi antichi come il mondo
dove si cela il mio sapere.
Il mio ruolo è millenario,
non conosce mai una tregua,
sono attore, saltimbanco,
il padrone della scena.
Sono stato concepito per reggere le sorti
di mille uomini, mille eventi
che sostengo sulle spalle.
Nessuno può impigliare
il mio piede nella rete,
son mutevole di natura
come le nuvole nel cielo.
Sono viaggiatore, perenne e solitario,
percorro itinerari che non hanno mai una fine;
sposto l'anima ed il cuore
senza mai cambiare porto
per tormentarmi e tormentare,
per andare e poi tornare
ma basta poco per ritrovare il mio stato di grazia:
anche un solo sasso che mi rotola sul petto,
tra vecchie lampare che si confondono con le stelle
Se non parlo, non credetemi, sto solo riflettendo
sui colori da impastare
per vestirmi all'occasione.
Ho tesori e storie antiche nel forziere dei ricordi,
ma può ascoltarle solo l'uomo
che scandaglia negli abissi
del mio occhio obnubilato.
Non son fatto per restare in un angolo di mondo
ma per fugare il vento,
la terra, i suoi deserti,
per giungere ovunque senza ostacoli o barriere.
Ulisse coi suoi compagni fidi
hanno saggiato umori aspri,
venti amari,
i miei strali
contro chi mi sfida a dadi
ma poi piega il capo e il braccio
remando incontro al mio pensiero.
Chi sono, lo so adesso che non cerco costa o nave
e che presto la mia voce al vento tra gli anfratti,
sto nel volo del gabbiano, nei fulmini e tempesta,
nel faro addormentato, nel dardo di balestra,
io sono bellezza, libertà, mistero …
io sono il Mare nel mio volto più vero.
Rosita Matera, 5 agosto 2018
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