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Dipinto "L'anima della rosa" di Wiliam Watherhouse
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Nei giorni di malinconia
tu strappa un sorriso all'avida sorte
che seppur pallido e poco sentito
servirà a convincere un raggio di sole
ad affiorare dal centro del petto.
Nei giorni di malinconia
in cui piovono pensieri nella stanza del cuore
apri un libro e cerca una frase
di un uomo che in un tempo lontano
ha pensato i tuoi stessi pensieri
e ne ha fatto parole come onde del mare
per giungere a te e poterti ancorare.
Nei giorni di malinconia,
quelli difficili,
quelli in cui sembra che nulla abbia un senso,
tu cogli una rosa, la più profumata,
e sentine la fragranza con trepida foga,
come bere tutto d'un sorso
la bellezza che vi è nel creato
ripetendo a te stesso
che in un mondo in cui splende bellezza
non può essere tutto sbagliato.
Nei giorni di malinconia,
in cui ti sembrerà di smarrirti
nelle inesorabili nebbie del tempo,
tu indossa le lenti incantate
che portavi quando eri bambino
per ripulire la tua prospettiva
da pregiudizi e visioni sfalsate
e rivedere con meraviglia
il fiore che sboccia lungo il muretto,
per credere nuovamente a quei sogni
che abbandonasti in un fumetto a colori,
ed avere solo voglia di cantare
una stupida strofa che ti rende felice.
E capire che non finisce tutto
con l'amarezza, con la notte,
con il freddo di un giorno qualunque,
poiché l'amore non nasce e non muore
sulle dita della tua mano...
Esso è infinito e da un senso a ogni cosa
ma solo vivendo tu capirlo potrai.
Composta lunedì 6 giugno 2016
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