Zenith
Limpidezza che scorre dagli occhi del Sole
è l’estate,
che gli dei trascinano in cima al cielo
e ai miei pensieri,
intagliati nella luce nuova del mattino.
La osservo, l’estate, mentre si specchia in traboccanti fontane,
sui sassi bianchi, freschi di battigia
nelle tasche odorose
di rena e di conchiglia.
Cristalli di sale rifulgono
tra i capelli
del pescatore intento
a volteggiar la nassa
sullo scoglio selvaggio,
gigante scolpito da umori salmastri
che getta il cuore come un amo
in cerca della sua sirena,
che lo riporti in vita
scomponendone la pietra.
Ora la spuma biancheggia
tra le ali dei gabbiani,
sulla risacca
assorta a meriggiare.
è l’estate,
che gli dei trascinano in cima al cielo
e ai miei pensieri,
intagliati nella luce nuova del mattino.
La osservo, l’estate, mentre si specchia in traboccanti fontane,
sui sassi bianchi, freschi di battigia
nelle tasche odorose
di rena e di conchiglia.
Cristalli di sale rifulgono
tra i capelli
del pescatore intento
a volteggiar la nassa
sullo scoglio selvaggio,
gigante scolpito da umori salmastri
che getta il cuore come un amo
in cerca della sua sirena,
che lo riporti in vita
scomponendone la pietra.
Ora la spuma biancheggia
tra le ali dei gabbiani,
sulla risacca
assorta a meriggiare.
Rosita Matera, 21 giugno 2018
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