GIALLO È IL VERSO DEL MATTINO - Rosita Matera, IVVI Editore

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martedì 19 aprile 2022

IL POETA E IL TARASSACO

 

IL POETA E IL TARASSACO 


Tra  feritoie di  marciapiedi

corrosi dal vento, 

dalla ineludibile

fretta del Tempo,

lì, dove non guarda mai 

la distrazione, 

o il passante, schiudendo 

l' anta del portone,

sorride al lucore

del giorno

il tarassaco,

stella che radica 

tra i muri di cemento,

astro fugace rubato  al firmamento.


E mattini azzurri

ad osservare 

il tuo profilo;

io bambina

raccoglievo

il tuo giallo meridiano

per decorare pagine

di giorni

da sfogliare e risfogliare 

adesso 

e all' infinito.

E mi pioveva il cielo addosso, 

che assaporavo a sorsi 

lenti,

quando 

stringevo tra le mani 

voli di tarassaco 

mentre invecchiava leggero 

mutandosi in soffione, 

ma non terminava mai la sua storia infinita,

dono infuso di libertà 

e di vita: 


i suoi  semi

son come le parole dei poeti, 

immortali

voleranno fino ai confini della Terra,

metteranno radici ora 

e  all' infinito,

profumando  

nella luce lieta 

d' un mattino.


Rosita Matera 





lunedì 11 aprile 2022

LE STRADE DI SION


 

SOLILOQUI DI MONTAGNA






SOLILOQUI DI MONTAGNA 

 (Penso, dunque sono)

 

Millenario è il nerbo

che dà  linfa

al mio sostare,

e  se questo accade, penso,

dunque sono.

Secolare il mio segreto,

è sapido di vita, 

in discesa, 

tra falesie,

e tra  nevi di salita.

Corone di scintille

mi avvolgono in penombra,

ma non rammento il Mistero

che pose per me la prima pietra, 

quella angolare

che diede vita alla dorsale.

 

L' eristico gioco

di sfilacciati venti,

dei bradisismi lenti,

plasmò in me 

impenetrabili bellezze,

carezzando, sorgivo,

tutte le arrendevolezze.

 

Eppure affiorano

tra i miei antichi echi

erosioni, eruzioni,

storie di generazioni,

stalattiti di memorie,

strati e magma di stagioni.

 

Sperticano nella mente

guglie di Paradisi bianchi, 

ma, al contempo,

s' inabissano

stalagmiti

di strapiombi.

Non son diversa, in fondo,

dallo spirito dell' uomo

che, errando, mira

a conquistare la  mia cima,

ma non sa che il segreto 

è da tutt' altra parte:

nel folto delle foglie e delle mie  radici, 

nella sacralità misterica  delle mie pendici.

 

ROSITA MATERA



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