Tra i sassi, e nelle vene del tronco,
echeggiano le impronte del sole
calde di calce appena stesa,
bianche di mandorleti brinosi e schiusi.
S' affaccia alla finestra l' alba,
e sui muretti a secco
si scioglie in una goccia rosa,
fresca perla fra le mani del mattino
stilla divina in cui mormora il fiume
da cui tutto ebbe inizio,
per amore della terra
generata per semplice mistero,
racchiude nella gemma
uno spirito che danza.
Muto il cuore, il gesto ed il labbro,
parla lei, la terra dei miei padri,
dipinta di sole, in un miracolo bianco.
Rosita Matera
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