Non so dire dove e quando,
ricordo solo che ti vidi.
Poi, un prima e un dopo,
spartiacque che divise il tempo
e il vento
e il vento
che spirò senza frontiere.
E lo spazio, un punto piccolo
in confronto all’ universo.
So soltanto che da quel punto
tutto apparve, in un secondo,
d' improvviso, acceso a giorno.
Dardo che colpisce
e arde senza incenerire,
mi è scoppiato un temporale
che io non so spiegare.
Sarà che quella sera,
sotto un cielo di primavera,
mi partì dal cuore una scintilla
che raccolse quella stella
che mi cadde dentro gli occhi
e nel pensiero, galassia emersa
e nel pensiero, galassia emersa
dal volto assorto di un Titano.
Rosita Matera, 2019
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