IL POETA E IL TARASSACO
Tra feritoie di marciapiedi
corrosi dal vento,
dalla ineludibile
fretta del Tempo,
lì, dove non guarda mai
la distrazione,
o il passante, schiudendo
l' anta del portone,
sorride al lucore
del giorno
il tarassaco,
stella che radica
tra i muri di cemento,
astro fugace rubato al firmamento.
E mattini azzurri
ad osservare
il tuo profilo;
io bambina
raccoglievo
il tuo giallo meridiano
per decorare pagine
di giorni
da sfogliare e risfogliare
adesso
e all' infinito.
E mi pioveva il cielo addosso,
che assaporavo a sorsi
lenti,
quando
stringevo tra le mani
voli di tarassaco
mentre invecchiava leggero
mutandosi in soffione,
ma non terminava mai la sua storia infinita,
dono infuso di libertà
e di vita:
i suoi semi
son come le parole dei poeti,
immortali
voleranno fino ai confini della Terra,
metteranno radici ora
e all' infinito,
profumando
nella luce lieta
d' un mattino.
Rosita Matera
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