BELLEZZA, CANTO E MISTERO

 

BELLEZZA, CANTO E MISTERO

Bellezza,
tu mi canti
spartiti di nuvole
che dagli strati
degli occhi
risalgono.
Disseti l' anima
dalla sostanza dei fiori,
passi dalla sorgente
di tutte le cose.
Ed ogni parola,
d'un tratto,
smette ogni validità.
Mistero,
dal cavo della mano
fuggi;
hai forme intelligibili
che sfuggono
ad ogni logica
ma non ai sensi,
dischiusi alla tua voce
diffusa e incontenibile.
E scendi
per il senso
che esclude
ogni discorso vacuo
o ostentazione inorgoglita
che mai apparterrà
alla tua natura.
Ma non ti posseggo,
tu non vuoi definizioni,
sei ciò che scorre
per lidi e aliti infiniti
che scorrono lievi
a degradare
toni insufflati
di blu e di fulgore.
E sono niente,
e tu immenso
a ricoprirmi di splendore,
a rilucere ad ogni latitudine
di coscienza ed incoscienza.
E splendi nei fili d' argento,
nella gigliata d' un campo,
mi parli nella pioggia leggera
di fine stagione
che mi sazia
in soffi di forsizia
e nell' armillare
di pensieri concentrici
nello speculo d' acqua.
E risuoni nel cuore mio
per il senso incompiuto che in me
esprimi
senza parlare
entro la posa quieta di questa poesia.

Rosita Matera